Descrizione

Marco è folgorato dall’idea di bellezza, un concetto che rappresenta per lui lo stimolo a creare un qualcosa per rappresentarla. Da qui nasce il libro GLAM!.
Ricche di energia e talento, eleganza e stile, le foto di questo libro rappresentano un gusto dell’immagine che solo fotografi speciali sanno regalare. Foto che raccontano storie e sogni, emozioni e immagini e che riflettono l’idea di colui che sta dietro l’obiettivo, di un fotografo dal carattere unico e inconfondibile, con una propria interpretazione di bellezza e sensualità: una testimonianza intimistica del glamour.
Una raccolta d’immagini in grado di evidenziare la sua maniacale ricerca di catturare l’espressione e il gesto che racchiudono lo charme di una donna enigmatica e un po’ fatale.
Le sue radici professionali sono legate al mondo del cinema e dell’arte. L’occhio di Marco Lussoso, lontano dagli eccessi da calendario, si avvicina invece al cinema di Fritz Lang, Federico Fellini e Roberto Rossellini, all’intimismo di Filippo De Pisis e al glamour dell’Art Nouveau.
Tra le due tipologie di fotografi, quelli vedono la donna come una natura morta, la mettono in posa e la fotografano e quelli che lavorano più intuitivamente, Marco appartiene a questi ultimi. “Non ho mai considerato la modella solamente un soggetto fotografico” afferma “ma è fondamentale che si senta parte della fotografia, ed è per questo motivo che ho sempre cercato di ritrarla con rispetto e complicità. Essere fortemente coinvolto da tutto ciò mi circonda: questo è, per me, l’unico modo possibile di fare fotografia”.
Nel suo lavoro Marco valorizza rigorosamente le emozioni. Spesso mette le modelle di fronte al suo obiettivo senza nessun allestimento particolare. Non chiede pose speciali ma, semplicemente, di scavare dentro se stesse, fino in fondo al proprio animo, per recuperare i sentimenti nascosti lasciandosi andare davanti alla macchina fotografica.
Le modelle ritratte in questo libro sono le protagoniste di una carrellata di immagini che, al di là del puro glamour, punta a svelare il rapporto di intimità che lega Marco ai suoi soggetti, la sua presenza fisica sul set è qualcosa di preponderante, Marco osserva attentamente, spiega, gesticola, lusinga, urla, civetta con il soggetto… per ottenere l’immagine che vuole.